Relazione mancato incidente (080220N0) - Rodolfo Saccani
Data: 20 Febbraio 2008, ore 14:30 circa
Località: Andrate (Torino)
Mezzo: Parapendio da competizione
Profilo del pilota:
Pilota particolarmente esperto.
Condizioni meteo:
Giornata instabile, buona attività termica (+4,+5 m/sec)
Dinamica:
La dinamica è stata accuratamente descritta dal pilota:
Esito:
Dal racconto del pilota:
Purtroppo riesco solo a mandare un messaggio all'altro pilota dicendogli che non ho necessità di aiuto.
Raccolgo tutte le mie cose (compresa la maniglia e la sacca di lancio) ripiego il tutto e mi avvio a piedi verso Andrate dove decollo per raggiungere senza problemi la mia vettura in Cavallaria."
Considerazioni:
Si riportano le considerazioni dello stesso pilota:
Dei due piloti in volo uno non mi ha inspiegabilmente visto ed ha proseguito il suo volo.
L'altro pilota pur essendo in posizione più svantaggiata mi ha visto ed ha seguito quasi tutta la scena: non ha visto solo l'impatto perchè era troppo basso.
Le radio che usiamo non funzionano praticamente mai se non siamo in linea ottica.
Il pilota è sceso (in una giornata dove era facilissimo salire) in atterraggio per portarmi aiuto, se fosse appena salito mi avrebbe visto che mi sbracciavo per segnalargli il "tutto bene" e avrebbe potuto proseguire tranquillamente il volo (con il suo amico).
Se io avessi avuto dei guai seri, a tre o quattrocento metri da me c'era un enorme atterraggio (la Peschiera di Andrate) dove poteva atterrare chiunque e arrivare a piedi da me in due minuti.
Il risultato è stato che il pilota è atterrato molto distante da me, senza sapere esattamente dove cercarmi e senza sapere se avevo bisogno di aiuto o no, se chiamare il 118 o no, senza avere nessuna possibilità di sentirmi per radio e non riuscendo a comunicare con me per telefono (se non molto più tardi).
Intendiamoci lo ringrazio molto per la buona intenzione, ma, per il futuro, per poter portare soccorso a qualcuno bisognerebbe sapere esattamente:
1) se ce n'è bisogno,
2) dove portare il soccorso,
3) se è meglio allertare anche il 118 od altri soccorsi.
Eventualmete, se ce n'è la necessità, la possibilità e si può fare in sicurezza, atterrare il più vicino possibile all'infortunato.
Penso che parte della cultura della sicurezza sia anche portare correttamente gli aiuti o, verificare che non ce n'è bisogno e non rischiare inutili e pericolosi top.
Se l'incidentato non ha bisogno di aiuto è meglio proseguire il volo per il quale si era partiti."
Concludendo:
- Le radio LPD si confermano dispositivi inadeguati alle esigenze di sicurezza del volo libero. La radio è uno strumento di sicurezza estremamente importante. La Commissione Sicurezza FIVL sta lavorando per ottenere una frequenza VHF per supportare le esigenze di sicurezza dei piloti.
- Come chiaramente sottolineato dal pilota, in caso di emergenza è indispensabile:
1) Osservare e verificare le condizioni del pilota a terra. Se non è possibile comunicare in altro modo, il pilota a terra deve segnalare, muovendosi e/o raccogliendo/spostando l'attrezzatura, che sta bene. Nel caso questo non avvenga, il pilota in volo deve assumere che ci siano problemi ed attivare i soccorsi.
2) E' fondamentale identificare con la maggiore precisione possibile la posizione del pilota a terra. Questo può fare la differenza accelerando enormemente l'intervento di soccorso. Prendere il punto gps è la scelta migliore, il alternativa è consigliabile osservare attentamente la zona e prendere dei punti di riferimento per circoscrivere l'area di ricerca. Continuare a sorvolare in cerchio il punto è anche un buon metodo per segnalare la posizione.
3) Dopo aver attivato i soccorsi il pilota in volo può provare a prestare personalmente soccorso, solo ed esclusivamente nel caso questo possa essere effettuato in sicurezza. Prestare personalmente soccorso senza aver avvisato nessuno è pericoloso.
Rodolfo Saccani
Commissione Sicurezza FIVL
Tel: 3355844936
e-mail: sicurezza@fivl.it