Gianpietro continua a volare nel cielo più alto
E’ lutto nel mondo del volo libero per l’improvvisa e tragica scomparsa del pilota
di deltaplano Gianpietro Zin in un incidente accaduto in Alta Savoia, Francia, precisamente a Doussard a sud del lago di Annecy.
Ancora oscure le cause della disgrazia, avvenuta poco dopo mezzogiorno mentre Gianpietro pilotava un deltaplano biposto e pare fosse prossimo all’atterraggio. Salvo il passeggero. Si parla della rottura del vincolo dell’imbrago del pilota al mezzo, ma sarà l’inchiesta aperta dalla gendarmerie di Faverges a chiarire ogni causa.
Di Pordenone, 49 anni, Gianpietro Zin risiedeva in Francia da molti anni ed era figlio d’arte. Suo padre Alfeo è iscritto tra i pionieri del volo libero, tra i primi a praticare il deltaplano in Carnia. Si definiva un “passeggero del vento” ed aveva il volo nel sangue, una passione che lo accompagnava da 37 anni.
Era stato campione di Francia. Come pilota della nazionale francese di deltaplano vinse la medaglia di bronzo a squadre ai mondiali del 2009 a Laragne (Francia), poi le medaglie d'argento ai mondiali del 2011 al Monte Cucco e del 2015 a Rio de Bravo (Messico). La scorsa estate aveva partecipato ai campionati pre-europei di deltaplano a Krushevo in Macedonia.
I piloti italiani e la FIVL si uniscono al dolore della famiglia e degli amici.
Gustavo Vitali