Un giorno nella vita delle alpi
Sono le 5.00 del mattino. Una leggera nebbia rimane sospesa sulle acque di fusione del fiume che scorre verso la sua destinazione finale, i
grandi oceani. Sul fondovalle, ancora poco illuminato, un freddo e denso vento catabatico fluisce verso le pianure. Le Alpi respirano.
Il sole appare come un luccichio sopra l'orizzonte e le cime più alte sono le prime a condividerne il giallo splendore. Dalla valle, di sotto, diventa visibile la quotidiana rotazione della terra. Ombre scendono sulla parete rocciosa, strisciando molto lentamente. Più in basso, i declivi ancora in ombra convogliano l'aria fresca verso la profondità della valle.
Ore 7.00. I pendii più a est ricevono la loro prima dose di sole primaverile. Una debole, leggera brezza scorre sugli alpeggi in quota, animando
l'erba già alta. E le bandiere, fuori dal rifugio alpino ancora vuoto, sventolano lentamente alla prima luce del mattino, come anche gli uccelli che
passano e lentamente battono le ali.
La processione del sole attraverso il cielo è solo all'inizio.
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