Precipitazioni
Il grafico della quantità di precipitazioni è molto semplice da leggere.
Le colonnine blu indicano in quale quantità cadrà l’eventuale precipitazione espressa in mm.
Quindi indica che si avranno circa 1,6 mm di pioggia nell’arco temporale di 1,5 ore per la colonnina blu più alta.
Anche questo valore dell’asse Y è variabile in base al calcolo medio dei 4 giorni di previsione ed è da leggere nello stesso modo del grafico della pressione, cioè una colonna alta non sempre è indice di forte precipitazione.
E’ necessario confrontarla col valore in mm a fianco per capire il valore esatto espresso dalla colonna. Nell’esempio avremo 1,6 mm circa di precipitazione, ma se al posto di 1,6 mm ci fosse stato 5 mm o 20 mm, capirete che il valore della colonnina avrebbe avuto un significato molto diverso.
Segue il grafico della temperatura dell’aria del punto meteo preso in esame.
Il grafico è caratterizzato da 2 linee: la linea rossa continua indica la temperatura dell’aria nella libera atmosfera (cioè la temperatura dell’aria presa a una certa distanza dal suolo, tanto da non essere influenzata dal riscaldamento, o dal raffreddamento, per conduzione con il suolo); la linea blu tratteggiata indica la temperatura dell’aria come se fosse rilevata a 2 metri dalla superficie terrestre (quindi fortemente influenzata dalla presenza del suolo).
La quota di riferimento di entrambe le linee è quella del punto sulla griglia del modello matematico. Tanto per fare un esempio, il punto meteo situato sul decollo del Cornizzolo (LC) è a 1182 m slm (quota riportata sulla linea rossa).
In realtà la quota in cui vengono previste le due temperature è relativa al punto sulla griglia del modello meteorlogico.
In questo caso essa è situata a 563,5 m slm (vedi leggenda del primo grafico, Time Plotter, dove sono riportati i dati del punto meteo).
Pertanto la linea rossa indica la temperatura dell’aria in atmosfera libera come se fosse presa a 563,5 m slm, mentre quella blu indica la temperatura alla medesima quota, nel caso in cui 2 metri sotto ci fosse la superficie terrestre.
L’importanza di questo grafico sta nell’avere informazioni sull’influenza dell’irragiamento solare e della superficie terrestre alla formazione in prossimità del suolo dei cuscinetti d’aria più caldi di giorno (in caso di insolazione), più freddi di notte (in caso di notti serene e poco ventilate), o di uguale temperatura con la massa d’aria immediatamente soprastante in giornate nuvolose, o quando il bilancio nell’irraggiamento, solare e terrestre, è nullo.
In pratica, quando la linea rossa è sopra quella blu, l’aria in prossimità del suolo, a parità di quota, è più fredda e lo sviluppo di attività termica è inibito.
Quando la linea rossa è sotto quella blu, l’aria in prossimità del suolo è più calda di quella immediatamente soprastante e pertanto vi sono le condizioni per lo sviluppo di attività termica.
Più il divario tra la linea blu (situata sopra) e quella rossa (situata sotto) è grande, più il gradiente termico in prossimità del suolo è elevato (condizioni superadiabatiche nei primi cuscinetti d’aria).
In definitiva, lo spessore e la larghezza della superficie compresa tra le due linee ci danno delle indicazioni di massima rispettivamente sulla potenza delle termiche nel tratto iniziale (in prossimità del suolo) e sul loro persistere durante l’arco della giornata (quando inizia e quando termina l’attività termica).
L’RH% invece fornisce altri dati interessanti. Noterete la somiglianza con il Time-plotter e infatti funziona esattamente allo stesso modo solo che in questo caso l’intervallo di percentuale relativa non si limita al “visibile” ma comincia ad avere corrispondenza cromatica (azzurro chiaro) in corrispondenza del 60% di RH (umidità relativa).
Quindi leggendo questo grafico potremo valutare il potenziale di energia della giornata.