Vive la Coupe Icare!

Un giorno un amico mi disse: “Nei momenti difficili non aspettare

che tutto vada bene per volare. Vai a volare, e tutto andrà di nuovo bene”.

Siamo alla nostra quinta edizione della Coupe Icare, edizione speciale dedicata all’anniversario di Leonardo Da Vinci, e parto con addosso quel saggio consiglio. La consapevolezza che chi vola ha sempre un asso in più nella manica ci aiuta, perché siamo tutti abbastanza provati e abbiamo bisogno di ritrovarci. Le previsioni meteo sono molto incerte, le energie scarse, il tema proposto per questo Icarnaval è impegnativo, molti - noi compresi - davanti alla laboriosità delle magnifiche macchine volanti leonardesche si sono arenati. Ma la Coupe Icare non è competizione, è emozione, meravigliosa condivisione di tutti i mezzi, i sogni ed i motivi che portano l’uomo a volare. La sua ricca leggerezza è ciò che ci spinge anche quest’anno a parteciparvi in rappresentanza del club.

Con insolita serenità organizziamo il nostro costume prendendo spunti dai quadri rinascimentali, dal ricordo di dame e artisti, senza aspettative, solo entusiasti di esserci. In barba alle previsioni, Saint Hilaire (Francia) ci ricambia con giornate di sole meravigliose, delle quali godiamo ogni istante. Si vola bene, si osservano evoluzioni in cielo, ci si stupisce delle nuove acrobazie, si conoscono di persona i Top Pilots internazionali e si fa amicizia con altri piloti venuti da tutti i continenti. C’è qualcosa che fa tornare bambini qui, tutto è bello, tutti sono conviviali, si vive outdoor tra le goliardie da gita scolastica ed il romanticismo di passare ore a naso all’insù ad osservare la storia del volo in cielo.

Poi non so cosa sia successo. Vorrei darci meriti sorprendenti, ma non sarei credibile, non quest'anno.
La domenica mattina ci ritroviamo alla grande premiazione dell’Icarnaval, e proprio come gli studenti all’ultima fila sul pullman ci facciamo richiamare tre volte prima di capire che il Patron ci voleva con lui in decollo. Siamo sul podio, terzi classificati categoria Gruppi! Euforia, abbracci, manifestazioni di gioia scomposte, interrotte da un nuovo richiamo all’ordine che non cogliamo. Risaltiamo in decollo e ci inseguono con una vela - pardòn, La Vela - della 46a Coupe Icare, ovvero una coloratissima Dudek personalizzata da artisti e progettisti appositamente per l’evento, una chimera, la vela che centinaia di migliaia di persone hanno visto volare in questi cieli e tutti hanno sognato.
Nella distrazione avevamo vinto anche il primo premio assoluto dell’Icarnaval con il nostro omaggio dedicato a Leonardo Da Vinci.

È la prima volta che questa vela è assegnata all’Italia. È il trofeo che Le Poiane si stanno portando in Oltrepò!
Quando ci chiederanno come abbiamo fatto, spero di avere maturato motivazioni più convincenti ed articolate, ad oggi siamo ancora sospesi in un’aura irreale, l'entusiasmo ci ha portato una fortuna inimmaginabile. Il volo ha compiuto anche questa volta una delle sue alchimie.

Sara Capsoni, Poiana simbolo della Coupe Icare

Le Poiane d'Oltrepo
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