Mestiere di Donna, 14 dicembre 2018, Catania
All’ultimo minuto ci segnalano che il nuovo libro di
Laura Mancuso, moglie di Angelo D’Arrigo, sarà presentato domani venerdì 14 dicembre 2018 presso l’Hotel Sheraton di Catania.
Titolo: Mestiere di Donna
Organizzata dall’associazione Il Filo della Vita, alla presentazione interverranno Salvo La Rosa e Marisa Mazzamaglia. Leggerà alcuni brani dell’opera Tiziana Giletto.
Il ricavato delle vendite del libro andrà in beneficienza.
Altri dettagli su Laura e le sue pubblicazioni, tra le quali In Volo senza Confini, a questo link
Scusate il ritardo e buone feste
Gustavo Vitali, u.s. FIVL
contatti: Laura Mancuso - info (AT) lauramancuso.org - laura.mancuso (AT) angelodarrigo.com
Progetto "Mestiere di donna"
Il progetto “Mestiere di donna” è un viaggio, un volo sull’universo femminile raccolto e fotografato con donne provenienti da diverse parti del mondo.
Il progetto vuole essere un dialogo, un tentativo di scoprire e di descrivere, attraverso parole e immagini, la dura realtà di donne in alcuni tra i paesi più poveri e invivibili del nostro pianeta ma anche quella di donne di successo nei paesi occidentali dove la vita è molto stressante e competitiva.
Un tentativo di raccogliere e descrivere la realtà, i legami e le differenze socio-culturali delle donne nelle diverse parti del mondo.
Ogni conversazione con ciascuna donna finisce, letteralmente, con un volo nel cielo, a simboleggiare il sorvolo e il distacco dalla propria realtà.
La protagonista e ideatrice del progetto è Laura, una delle prime donne in Italia abilitata al trasporto di passeggeri nei propri voli.
Laura è una scrittrice che ha raccontato la propria vita in un libro autobiografico pubblicato in molti paesi. E’ anche una donna che ha attraversato momenti difficili e ora intende espandere la propria esperienza con altre donne la cui vita è stata segnata da esperienze utili a tracciare un panorama dell’universo femminile intorno al mondo.
Storie di sfide, di scommesse, per la sopravvivenza in dure realtà così come per il raggiungimento di obiettivi sempre nuovi, del successo.
Questo progetto non intende essere un racconto ne' un’analisi.
Vuole essere qualcosa di più, qualcosa che le donne stesse possano poi custodire nel cuore.
Uno strumento di auto-affermazione, un talismano, una sfida al dolore e all’oppressione sociale, economica, religiosa. Soprattutto nei paesi più poveri, remoti da quel centro in cui ci sentiamo così emancipate, luoghi in cui si sopravvive alla meno peggio, la natura prevale, la tradizione schiaccia e la cultura è un lusso.
Perché se gli uomini vanno in battaglia e vivono o muoiono, alle donne viene spesso richiesto un sacrificio ancora maggiore, quello di tacere, chinare il capo e non esprimere il proprio talento, le proprie capacità.
Alle donne spesso viene imposto di non vivere. Schiave dei pregiudizi e di una forma intrinseca di marginalità.
Eppure la capacità delle donne di attaccarsi a un filo di bene senza mai arrendersi, senza mollare la presa e andare avanti, è quello che le accomuna in ogni parte del mondo, primo, secondo o terzo che sia.
Dove e per quali canali viaggia la forza, l’energia e la volontà delle donne che non hanno voce, che non possono esprimersi nelle professioni e tantomeno ambire a ruoli politici?
Quale patrimonio di idee e di valori è a lungo soffocato e insieme nutrito in attesa di emergere?
Quante e quali sfide devono sostenere le donne emancipate?
A quali rinunce devono prepararsi per il raggiungimento dei loro obiettivi?
Questi sono alcuni degli interrogativi ai quali il progetto "Mestiere di donna" ha cercato di dare risposta.
Scoprire fino a che punto riescano a essere coraggiose, fiere, ribelli, generose, ostinate, determinate, incoscienti, combattive. Romantiche e sentimentali, capaci di darsi in sposa a uomini autoritari e insieme fragili, o peggio confusi, e farsi da loro dominare, lasciandosi andare a un destino ingiusto ma tracciando una strada, seminando un lento processo di rivalsa.
In questi casi il progetto è un talismano, un’arma per l’autoaffermazione, una sfida alla tirannia della pena che loro provano e alla soggiogante oppressione sociale economica e religiosa.
Dall’altra parte, nel nostro occidente industrializzato, civile, le sfide per le donne sono diverse ma sempre reali e difficili: è il peso delle loro scelte, la responsabilità di essere liberi di scegliere il proprio destino.
Laura ha cercato donne che hanno raggiunto il massimo nella loro professione esplorando i prezzi e i compromessi con i quali hanno dovuto fare i conti in modo da seguire I loro sogni a volte abbandonando la sicurezza di una famiglia.
E proprio queste storie sono interessanti da esplorare e confrontare con le altre.
Alla fine di ogni “conversazione” Laura ha preso letteralmente il volo con ognuna di queste donne: solo loro, due donne in alto nel cielo, volando parlando intimamente.
La libertà del volo che libera i pensieri, da' stura alle paure più recondite, che rende libere di dire quello che si vuole.
Queste donne vogliono volare con Laura sul suo parapendio: pilota e passeggero, attaccati a un sicuro imbrago. Prima giù poi su, librandosi e planando su quelle mitiche ali che fanno sentire più leggere e schiudono quasi per magia la mente e l'anima.
Descrivendo – dal punto di vista proprio di Laura – storie di donne con straordinarie esperienze da raccontare, ci porta dentro le loro vite dandoci ispirazione.
“Mestiere di donna” non pretende di essere una lezione di umanità, è piuttosto un tentativo di essere qualcos’altro, qualcosa di più, qualcosa che le donne vogliano preservare nei loro cuori. Quando mostrano una incredibile abilità di stare a galla, tenendosi strette a quella sottile linea che porta alla felicità.
Loro non mollano mai, mai lasciano andare la presa.
Storie di traguardi umani, se non trionfi. Questo è precisamente ciò che le donne in diverse parti del mondo hanno in comune, idealmente unite tra loro.
Un travelogue in giro per il mondo, tra cielo e terra, in volo con le donne a raccontarsi le proprie storie.
La terra sembra meno minacciosa dall’alto.
Ogni cosa sembra più piccola, e amichevole e facile.
Un volo che affievolisce le ansie che ci portiamo dentro, a volte inutilmente.