Grazie Bruno!
Pochi giorni fa abbiamo salutato un uomo che
ha “scritto”, come pochi altri, la storia del volo libero in Italia.
Un personaggio a cui devo molto, un uomo straordinario: il Comandante Bruno Giaretta, classe 1922, pilota radiofonista sui caccia militari in tempo di guerra.
Ci ha lasciato per una banale caduta dalla bicicletta, la stessa che usava per trasportare il delta tra atterraggio e abitazione, lui che aveva al suo attivo migliaia di voli e migliaia di ore di volo. Incredibile!!!
Dalla frattura del femore sono scaturite tutte le complicazioni per una persona della sua età. E’ così che il Comandante Bruno Giaretta se ne va verso una nuova avventura negli infiniti cieli azzurri.
Bruno, assieme a Gioppo, Caron, Menegotto e pochi altri, sono stati i veri pionieri del volo. Ma Bruno aveva qualcosa in più, voleva trasmettere agli altri il fascino e la straordinaria libertà che dava questa nuova disciplina. Cinquecento deltaplanisti hanno imparato a volare e a godere dell'ebrezza meravigliosa del volo grazie a lui. Negli anni settanta, dalla Barricata del Costo di Asiago, dal Summano, dal Novegno e dal Monte Grappa, questi uomini volanti (così venivano chiamati) hanno fatto la storia del volo libero in Italia.
Ancora adesso, guardando un vecchio deltaplano che ogni tanto apro in giardino, mi rendo conto che forse non erano solo uomini volanti, ma soprattutto pazzi volanti.
Mai dimenticherò le ore passate nei campetti scuola, sicuramente uno dei periodi più belli della mia
vita. Lui che teneva in mano un nastrino come segnavento e al momento opportuno ci invitava con
la sua voce delicata, ma ferma, a correre. Le sue parole famose erano “se non ghé zé vento, te ghé da crearlo, perciò, corri, corri, corri”. Lui che gioiva con noi quando riuscivamo ad alzare i piedi da terra per tre, quattro metri e dieci, venti secondi di volo.
Personaggio straordinario, semplice, sempre disponibile, sempre pacato, mai una “parolaccia”. Un vero gentleman. Grazie Bruno, piccolo, grande uomo. Guardando l'azzurro dei cieli, sono sicuro di vederti, che ci sorridi e ci saluti con quel tuo sguardo dolce da eterno bambino.
Grazie Comandante.
Mauro Aldighieri
P.S. – le foto dei vecchi deltaplani a corredo di questo articolo sono di repertorio.
Chi avesse una foto di Bruno Giaretta, in volo o no, da solo o in gruppo, ci farà un grosso favore se la invia a redazione (AT) fivl.it ed a vitali.stampa (AT) fivl.it per aggiornare il presente e per la pubblicazione sulla rivista. Grazie da parte della FIVL che si unisce tutta al cordoglio.