Corso per giornalisti, Bresso (Milano), 25 novembre 2016
Sull’onda degli articoli sensazionalistici, non privi
di strafalcioni talvolta anche esilaranti, che regolarmente appaiono sui media in caso di incidenti, lo scorso aprile lo scrivente ufficio stampa FIVL indirizzò alle redazioni questa lettera aperta
Con soddisfazione, constatiamo che da allora qualcosina è migliorata, almeno riguardo il volo libero, ma siamo ancora ben lontani da una corretta informazione. Certa stampa ricerca audience insistendo sul bottone di un volo ultraleggero, libero e no, come attività rischiosa e destinata irrimediabilmente alla catastrofe!
Ultimi in ordine di tempo a fare le spese del pressapochismo mediatico sono stati i nostri colleghi di volo a motore, laddove tutto quello che vola con dimensioni inferiori a quelle di un’astronave è spesso contrabbandato per “ultraleggero”.
Esempio recente: dopo un incendio occorso ad un SIAI Marchetti 208 fortunatamente senza conseguenze per il pilota, sulla stampa è apparso un articolo che spacciava lo storico quadriposto per un “ultraleggero monoposto”, nonostante un pilota presente in loco avesse informato il giornalista che si trattava, invece, di un aereo d’epoca, con oltre 40 anni di vita, e non certo di un ULM che, per legge, possono trasportare al massimo due persone e non quattro. Volendo ci si poteva allargare su Wikipedia.
Oggi apprendiamo che presso Aero Club Milano, aeroporto Bordoni Bresso, il giorno 25 novembre, dalle ore 10 alle 13, si terrà "Giornalisti tra aviazione e spazio". Il corso affronta l'organizzazione dell'aviazione, la sua legislazione, le fonti di informazione, la terminologia e permette di comprendere come redigere un articolo che tratti argomenti aerospaziali.
La partecipazione è gratuita, il numero massimo dei posti 50. L’iscrizione avviene tramite la piattaforma nazionale per la formazione giornalistica professionale SIGEF (Ordine dei Giornalisti), previa registrazione tramite questo link
Tutto ciò scriviamo nella speranza di essere letti da qualche giornalista che voglia volonterosamente approcciare ad un minimo di cultura aeronautica, mancanza diffusa soprattutto tra chi non vola.
Grazie per l’attenzione
Gustavo Vitali, u.s. FIVL