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Una traccia per l’Italia: Patrucco raggiunge l’Abruzzo!

traccia patrucco fino abruzzoDevo confessare che prima della partenza Pierandrea ed io abbiamo avuto una lunga telefonata … notturna … Tranquilli!

L’argomento non è stato quello che i più maliziosi potrebbero pensare.

Lo scrivente si è invece premurato di porre le domande più pertinenti sull’avventura che il nostro andava ad intraprendere, scovando argomenti assolutamente fondamentali e che tutti voi, sono certo, morite dalla voglia di conoscere.

cumulo tra umbria ed abruzzo xkap111
patrucco cura la schiena

Esempio: “Qual’è il tuo cantante del cuore?” “Che gel usi prima di indossare il casco?” “Toro o Juve?”
Scherzi a parte, l’avventura continua.
La faccio breve e con beneficio d’inventario.
Meglio se consultate la pagina FB con il diario giornaliero di Pierandrea o il sito dellXKAP.
Abbandonati gli Uccellaci del Pratomagno che lo hanno ospitato, rifocillato, ubriacato, ecc. (leggete sotto la cronaca di David Baratto!), Pierandrea è passato dal Monte Lignano (Arezzo) prima di raggiungere Gubbio con la solita festosa accoglienza.
Un po’ meno festoso il volo con decollo dai Ventoloni di Fossato di Vico e planata a Gualdo Tadino con vela sui rovi.
Ridecollo alle 12 dell giorno dopo da una non meglio precisata Penna, sopra Gualdo Tadino ed atterraggio a Nocera, causa muro di vento.
Stop di due giorni, causa meteo avversa e massaggi alla schiena.
Il 16 decolla verso le 11 dal Monte Pennino, montagna che raggiunge di 1571 m. situata nel comune di Serravalle di Chienti al confine delle regioni Marche ed Umbria. Alle sue pendici nasce il fiume Topino, ma non è questo ad ostacolare il volo bivacco di Perandrea.
Dopo un top a 1000 metri con difficoltà a ripartire che mettono a dura prova le sue ossa, raggiunge Norcia e sfila di fianco alla piana di Castelluccio per proseguire sopra Amatrice con 2000 di quota, saliti a 2600 in prossimità del lago Campotosto. Ma qui, invece che avanti, il parapendio va indietro e non c’è nessuna retromarcia inserita. E’, invece, un congesto alle spalle che minaccia di risucchiarlo. Legnate a non finire, mal di schiena peggio che mai, poi slalom fra i cumuli ed atterraggio a Teramo. La simpatia dei piloti locali compensa il dolore fisico che lo obbliga, ieri 17 giugno, ad una sosta forzata.
Le tracce dei voli dovrebbero dare una distanza già compiuta attorno agli 800-900 km. Arrotondiamo a 1000 per incoraggiamento.
Nel frattempo l’appello a segnalare le persone e club che stanno aiutando Pierandrea a scrivere una traccia per l’Italia, non è caduto nel vuoto. Basta nome e club d’appartenenza, ma i più meticolosi hanno aggiunto cognome, codice fiscale ed allegato il 740. Bravi, continuate così, anche senza CF e 740!
Stay tuned, o come cavolo si scrive

Gustavo Vitali, u.s. FIVL

traccia patrucco fino abruzzoPATRUCCO CON GLI UCCELLACCI DEL PRATOMAGNO

Mercoledì 10 giugno Pierandrea Patrucco è atterrato nei pressi di Vicchio, nella valle del Mugello, e ha preso contatti con Riccardo Nigi, amico e pilota di lungo corso, residente a Firenze. Riccardo lo informa che una trentina di km più a sud, nel Valdarno nei pressi di Reggello (Firenze) Piandiscò (Arezzo), è presente un sito di volo interessante, che offre un decollo esposto a sud sul crinale del Pratomagno: Praticino 1260m s.l.m.,  sito di volo frequentato dal Club degli Uccellacci del Pratomagno, che regala bei percorsi e possibilità di fare km.

La sera una piccola delegazione di questi ospitano Pierandrea nella dimora dei piloti fratelli Baratto, Gabriele e David, che gli offrono il loro camper parcheggiato in giardino, e una cena a base di grigliate, fiorentina e vino (tanto) chianti. Gli tengono compagnia durante la cena anche altri piloti del club degli Uccellacci: Paolo Zanoboni, Piergiorgio Camiciottoli, André Schobel, Luca Acanti.

Al mattino,  verso le 10 la giornata sembra già essere partita bene, con la formazione dei primi cumuli, alle 11 Pierandrea, Gabriele, David e Luca sono nel decollo di Praticino, e dopo un piccolo breafing sono pronti al decollo. Pierandrea esprime l’esigenza di fare un breve tratto di volo verso Nord, direzione Mugello, per cercare di riavvicinarsi al punto lasciato il giorno precedente e creare così la traccia più continua possibile ai fini del suo progetto.
Le basi sono intorno al 1800m, vento da Nord- Est che regala una buona instabilità e termiche frizzanti;  David e Pierandrea decollano insieme, e raggiunta la base partono verso Nord sul crinale del Pratomagno, che divide il Valdarno dal Casentino. Oggi  è possibile sfruttare il versante riscaldato dal sole del mattino esposto ad est, e salire ben oltre la base del cumulo, appoggiandosi sul suo bordo esterno, ciò regala uno spettacolo magnifico. Pierandrea e David percorrono una ventina di km verso nord, dopo di che invertono la rotta, allontanandosi dai sovrasviluppi e seguendo una bella strada di cumuli dirigendosi verso sud.
Nei pressi di Castiglion Fibocchi girano la loro ultima termica insieme, dopo di che Pierandrea parte verso l’interno direzione Arezzo, e David cerca di agganciare il crinale del Chianti, riavvicinandosi verso casa.

Pierandrea percorrerà 72km e verrà  messo a terra da un sottovento di nord-est nei pressi di Castiglion Fiorentino.

David Baratto

Per ogni informazione, lo staff del X-Kap 1111 è a vostra disposizione:

Maurizio Bolzoni – mauriziobolzoni (AT) gmail.com - 335 8059244
Pietro Borghesio – pietro.borghesio (AT) libero.it - 342 5172866
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