Il giorno di Pigi
In una luminosa giornata di novembre 2014 una folla eterogenea e commossa ha salutato per l’ultima volta Pierluigi Trova
– per tutti Pigi e basta – nella chiesetta di campagna insufficiente a contenere tutti gli amici accorsi da ogni angolo del Piemonte.
Da anni Pigi combatteva contro un male insidioso e vigliacco che gli prosciugava le forze e spolpava il corpo.
Ma il male non era forte abbastanza da piegare la sua tenacia e la sua immensa forza vitale che fino all’ultimo lo ha sorretto, al punto che solo un mese prima di morire Pigi decollava per il suo ultimo volo, accarezzando con eleganza l’aria come solo lui sapeva fare.
Pigi aveva vissuto molte vite.
La passione giovanile per la speleologia, condivisa con Silvia, aveva col tempo lasciato il posto alla passione per il volo, una passione iniziata al tempo dei pionieri, alla fine degli anni 80, quando non si sapeva se si sarebbe raggiunto l’atterraggio con le precarie e rudimentali vele dell’epoca.
Ben presto divenne un grande pilota, maestro nell’arte di sfruttare anche le termiche più deboli e osare percorsi innovativi che solo lui sapeva immaginare.
Sapeva vedere oltre le creste che per noi piloti “normali” sembravano ostacoli insormontabili, proiettava sempre un po’ più in là le possibilità che offriva l’atmosfera.
Ma non si deve pensare che il volo costituisse l’unico interesse di Pigi.
Un potente fil rouge ha segnato tutta la sua esistenza ed era la pallavolo.
Ha fatto crescere in questo sport generazioni di ragazzine che allenava con pazienza e sensibilità, insegnando il valore dello sport come gioco ma anche come rigore morale e impegno collettivo, privilegiando il valore della squadra rispetto all’affermazione individuale.
E generazioni di ragazzine lo adoravano e continuano a venerarlo come e più di un padre.
Infine la famiglia.
Silvia ha condiviso con lui la passione per il volo e insieme hanno cresciuto due ragazzi meravigliosi, che ora vanno orgogliosi per le loro strade, forti degli insegnamenti e soprattutto dell’esempio che hanno ricevuto dal padre.
Pigi, alla fine degli anni ’90 aveva “inventato”, insieme a Fulvio Carignano (“il Principe”), il volo di Rucas/Montoso, scommettendo su una località che nessuno fino ad allora aveva considerato interessante.
Dimostrò a noi increduli che anche in planata era possibile raggiungere la pianura e così la località sarebbe in breve tempo diventata un sito classico e frequentatissimo, teatro di gare regionali e nazionali, meta affollata dei volatori del fine settimana.
Proprio a Rucas Pigi aveva disposto che fossero sparse le sue ceneri.
Così Silvia, Sara e Aron hanno organizzato il 12 luglio una giornata di festa e di ricordo, per unire in un’unica manifestazione tutti coloro che gli hanno voluto bene, in una sintesi di volo e pallavolo per accomunare genti e generazioni diverse nel ricordo di un grande amico e per molti maestro di vita.
Due i momenti salienti della giornata: in decollo per lo spargimento delle ceneri e per inaugurare la piccola stele creata da Aron ed in atterraggio per il torneo di pallavolo con due campi creati per l’occasione in cui si sono confrontate le squadre miste dei suoi ex allievi.
Numerosissimi i piloti accorsi da tutto il Piemonte che hanno colorato il cielo e affollato l’atterraggio, proprio accanto ai campi di volley dove, malgrado il caldo asfissiante, tanti ragazzi si sono sfidati in partite di ottimo livello, fino alla combattuta finale.
Musica e un ricco buffet hanno dato un carattere di grande allegria alla festa, esattamente nello spirito gioioso che tanto piaceva a Pigi e che faceva di lui un formidabile animatore di tante baldorie e di indimenticabili vacanze di volo.
Sono sicuro che lassù si sia divertito molto anche lui ...
Testo di Tullio Guazzotti
Foto di Marina Susa