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I numeri della Red Bull X-Alps 2015

x alps 2015 naveAllungo di un post la cronaca della Red Bull X-Alps 2015, tanto per dare i numeri

… non i miei!

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Oggi, 17 luglio ore 12, sulla costa mediterranea si è chiusa la gara che, secondo il sito ufficiale dell’organizzazione, ha registrato a meta ben 19 piloti dei 32 decollati il 5 luglio da Salisburgo, assente un trentatreesimo fin dall’inizio.

Se li ho contati giusti, si tratterebbe di un dato eccezionale, cioè il 59,38% dei partecipanti, ulteriore dimostrazione dell’alto livello della competizione. Tre piloti non sono riusciti ad arrivare entro il tempo massimo, rimanendo a distanze tra i 140 ed i 300 km dalla meta. Eliminazioni e ritiri hanno falciato i restanti 10 atleti.

Nella tabella che vi rifilo sotto potete leggere tempi, distanze volate, quelle camminate ed il totale. Se trovate delle incongruenze … beh! vuol dire che i numeri li ho dati io!

Aggiungo tre foto, una tratta dal quotidiano Alto Adige che ha dedicato un articolo al nostro Aaron Durogati, sesto a toccare la meta, migliorando di un posto la sua precedente partecipazione. La seconda e la terza proviengono dal sito della X-Alps, autori Sebastian Marko e Kelvin Trautman. Il volo dei due parapendio è avvenuto previa garanzia che al comando della nave non ci fosse Schettino!

Ciao a tutti ed arrivederci alla prossima edizione 2017!

Gustavo Vitali, u.s. FIVL

nome nazione km in volo km a piedi km totali tempo
1 Christian Maurer CH 1654 405 2059 8d 04h 37m
2 Sebastian Huber D 1583 480 2063 8d 22h 43m
3 Paul Guschlbauer A 1620 446 2066 9d 05h 59m
4 Antoine Girard F 2081 359 2440 9d 05h
5 Gaspard Petiot F 2090 275 2365 9d 05h
6 Aaron Durogati I 1808 357 2165 9d 06h
7 Ferdinand van Schelven NL 1550 497 2047 9d 22h
8 Gavin McClurg USA 1560 498 2058 10d 04h
9 Manuel Nubel D 1732 429 2161 10d 17h
10 Nick Neynens NZL 2023 485 2508 10d 18h
11 Nelson De Freyman F 1836 543 2379 11d 02h
12 Stephan Gruber A 1687 431 2118 11d 06h
13 Stanislav Mayer CZ 1804 499 2303 11d 08h
14 Peter von Bergen CH 1720 451 2171 11d 12h
15 Chi-Kiong Ha KOR 1914 439 2353 11d 15h
16 Honza Rejmanek USA 1910 570 2480 11d 17h
17 Pawel Faron POL 1616 583 2199 11d 20h
18 Erik Rhenfeldt S 1792 582 2374 11d 21h
19 Michael Witschi CH 1638 499 2137 11d 23h
20 Dave Turner USA a 140 km
21 Steve Nash UK a 178 km
22 Gerald Gold A a 302 km

Dopo Maurer, arrivano a Montecarlo  Huber e Guschlbauer. Durogati 6°

Mentre con il tradizionale atterraggio sulla zattera galleggiante nella baia di Monaco Christian Maurer, che vediamo nella foto 1 di Harald Tauderer insieme al suo assistente, festeggia la sua quarta vittoria nella Red Bull X-Alps 2015, alle spalle lottano per le piazze d’onore, soprattutto per il terzo posto.

x alps 2015 maurer mare
x alps 2015 huber
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A Sebastian Huber  (nella foto 2 tratta dal sito della X-Alps) non manca molto per agguantare il secondo posto. Utilizzando il “nightpass” cammina tutta la notte portandosi a soli 21 km da Peille, il turn point n. 10 dove finisce in pratica la gara. Il tedesco vi giunge quando manca circa un quarto d’ora allo scoccare del decimo giorno. Ci ha impiegato una ventina di ore più di Maurer ed anche lui s’avvia poi per l’ultimo volo d’ordinanza a calmare i bollori nelle acque del Mediterraneo dopo pochi chilometri.

Dietro infuria la battaglia per il terzo posto che vede coinvolti Paul Guschlbauer (Austria, foto 3 di Harald Tauderer al momento dell'arrivo), Gaspard Petiot, Antoine Girard (Francia) ed Aaron Durogati (Italia). Sono tutti tra i 106 e 111 km in linea retta dalla meta e fino all’ultimo non sarà chiaro chi vincerà questa lotta. Guschlbauer durante la notte ha costeggiato il lago Lad de Serre Poncon fino al fiume l'Ubaye. Alle 5 cinque del mattino arriva a Les Thuiles. Fermi gli altri che hanno già usufruito del permesso di escursione notturna.

Secondo gli esperti, Guschlbauer sta tentando di rimediare ad una scelta tattica disastrosa la domenica precedente quando gli altri volavano e lui era costretto a marciare. Gli riconoscono che è stato un tenace oppositore di Maurer, insidiando più volte il campione. Si gioca il tutto per tutto nell’ultima giornata di gara: camminare una notte intera e mettersi il volo dopo una sola ora di sonno è una tattica che comporta dei rischi. Guschlbauer potrebbe commettere errori e non aver più il tempo per rimediare, ma evidentemente sulla ruota di Vienna oggi escono i numeri giusti, che tradotto in pratica, dove la smorfia conta nulla, significa che è un gran pilota e risoluto alpinista.  

Se dovessero procedere solo a piedi, arrivare a Peille non è facilissimo in un labirinto di strade e stradicciole che aggiungono frustrazione alla stanchezza, ma evidentemente i nostri non se ne curano. Durante tutto il giorno le posizioni si alternano ed, ora uno, ora l’altro, passano al comando della gara tra voli e tratti di marcia. Secondo le statistiche del sito ufficiale Guschlbauer vola per 164 km e cammina per 32, guadagnando il terzo posto. Alle sue spalle Antoine Girard ne ha percorsi 261, dei quali 16 a piedi. Poi passano l’ultima boa Gaspard Petiot con 207 km in volo e 29 terrestri, ed infine il nostro bravissimo Aaron Durogati che vola per 138 km e consuma le suole per altri 38.

Sempre secondo i numeri degli organizzatori, da Salisburgo al Principato di Monaco Aaron ha percorso 2165 km, dei quali 1808 in volo e 365 a piedi. Il vincitore Christian “Chrigel” Maurer ce l’ha fatta con 2059 km dei quali 1654 in volo e 405 a piedi. Infatti la distanza totale di 1038 km è calcolata in base a linee rette da boa a boa. Seguire poi le vie del cielo o quelle di terra è un’altra cosa.

Nella Red Bull X-Alps 2015 è aumentato il livello dei piloti-alpinisti e si sono comportati bene anche gli esordienti. Dei 32 atleti che hanno preso il via ben 21 erano alla loro prima esperienza e di questi, secondo il live tracking, quattro li vediamo nei primi 10 posti, anche se a meta sono arrivati ad oggi solo sei piloti. Huber, secondo posto, è uno di questi. Gli altri hanno tempo fino a venerdì per raggiungere l’ultimo tour point.

In coda alla classifica provvisoria ritiri ed eliminazioni hanno risotto il numero dei presenti a 23. La soldatessa americana Alba Westrum si è messa al sicuro dall’eliminazione quotidiana lasciando l’ultimo posto all’australiano Gerald Gold. Il suo obiettivo è quello di restare in gara fino alla fine e per ora pare ci stia riuscendo.

Ringrazio tutti coloro che hanno seguito questa modesta cronaca, non certo priva di imprecisioni, quando non di errori belli e buoni, che spero mi perdonerete, visto che seguire le vicissitudini dei nostri tramite un mac dall’obsoleto sistema operativo non è facilissimo. Se poi aggiungete che lo scrivente ha un sistema d’attenzione ancora più obsoleto, il gioco è fatto. Ce l’ho messa tutta, ma certo più preciso è il sito ufficiale dell’evento.

Infine un ringraziamento a Chicco Pietrobon e gli amici del Volo Libero Geo Chavez. La sua cronaca ed i loro commenti mi sono stati particolarmente utili, quando non li ho sfacciatamete copiati. Vi segnalo il commiato nella loro pagina FB.

Gustavo Vitali, u.s. FIVL

E sono quattro le Red Bull X-Alps per Christian “Chrigel” Maurer! - 13 luglio

Christian “Chrigel” Maurer ha vinto per la quarta volta consecutiva la Red Bull X-Alps e si conferma un fenomeno come pilota e come alpino. Lo svizzero è atterrato a Peille sulla costa mediterranea, ultimo passaggio dove si stoppa il tempo ufficiale, verso le tre del pomeriggio (foto di Harald Tauderer e Sebastian Marko).

 Da Salisburgo, dove la corsa era partita il 5 luglio, ha impiegato otto giorni, quattro ore e 37 minuti, La scorsa volta, nel 2013 perché la X-Alps ha cadenza biennale, che la fece in 20 minuti meno di sette giorni, ma cambiano percorso ed ovviamente le condizioni meteo.

Domani potrà tuffarsi nel mare di Montecarlo dopo aver percorso gli ultimi due o tre km dei 1038 che misurava tutta l’avventura lungo le Alpi, più una tappa per lo spettacolo, che per la classifica.

x alps 2015 maurer traguardox alps 2015 maurer volaAll’arrivo ha dichiarato che questa sua ultima giornata di volo è stata la migliore di tutta la gara perché è riuscito a volare fino alla boa e sopra le nuvole per 138 km.

Alle sue spalle graduatoria sconvolta: solo 23 km indietro rispetto a Maurer c’è Sebastian Huber (Germania) che ha nuovamente superato Paul Guschlbauer (Austria) finito quinto. Il duello tra i due sembra risolversi a favore di Huber che stanotte ha giocato il “nightpass” ed ora sta camminando a circa 7 km/h nel fondo di una valle verso Le Chaudan, località delle Alpi Marittime vicino Nizza. Anche Guschlbauer ha deciso di sfruttare il suo “nightpass”.

Dopo il tedesco avanza la coppia Antoine Girard e Gaspard Petiot che hanno effettuato voli attorno ai 350 km. I francesi sono fermi, quasi appaiati, a circa 110 km dall’arrivo verso Les Claux, località sciistica del dipartimento delle Hautes-Alpes. Casualmente alla stessa distanza si trova Paul Guschlbauer, ma da tutt’altra parte, praticamente a Le Lauzet-Ubaye, comune di 238 abitanti situato nel dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza lungo la valle dove scorre omonimo fiume. Probabilmente è finito in una zona dove non ha trovato buone condizioni ed ha volato poco, ma camminato parecchio.

Aaron Durogati, invece, ha volato per 286 km e camminato solo per 12, secondo le stime del livetracking, ma la situazione del nostro rappresentante alla Red Bull X-Alps peggiora, scendendo ancora di un posto. Ora è sesto e segue i due francesi lungo la stessa strada, ma due o tre km più indietro, un nulla. In questi giorni ha recuperato terreno rispetto a Maurer, ma evidentemente non abbastanza, oppure gli altri hanno fatto meglio. Ora gli mancherebbero 111 km al traguardo e non è affatto escluso che possa scavalcare i diretti avversari. Ha tempo fino a venerdì 17 luglio … non è che la data scelta sia delle più propizie, ma Aaron non è superstizioso. Nella scorsa edizione, all’esordio, arrivò settimo, un miglioramento in ogni caso.

Per oggi è tutto. Come sempre potete leggere le notizie più dettagliate collegandovi al sito ufficiale della Red Bull X-Alps 2015. 

Gustavo Vitali, u.s. FIVL

X-Alps 2015, Maurer in vista del mare, 12 luglio

L’ottava giornata della Red Bull X-Alps ha visto percorrenze notevoli da parte di molti piloti, quelli in testa, sicuramente. Le condizioni di volo erano decisamente buone.

Lo svizzero Chrigel Maurer passa la boa 9 ad Annecy di primo mattino e si avvia alla conquista della sua quarta X-Alps. Dopo 300 chilometri tra volo ed escursionismo, ne ha dati quasi 100 all’austriaco Paul Guschlbauer ed ora si trova ai piedi del monte Téte de l’Homme lungo la Route d’Italie. Più o meno cento chilometri in linea d’aria lo separano dalle meta finale ed ormai pare che ogni tentativo di raggiungerlo sia destinato a fallire, salvo sorprese od errori, ma non sembra Chrigel persona da commetterne.

x alps 2015 guschlbauer taudererGuschlbauer si è ripreso il secondo posto a spese del tedesco Sebastian Huber dopo aver passato lo stesso punto di aggiramento nel primo pomeriggio. Sotto lo sguardo di una folla plaudente, è sceso in vite per atterrare il più vicino possibile al cancello che si deve passare a piedi (vedi la foto di Harald Tauderer). Per rimontare sui diretti avversari, l’austriaco di chilometri ne percorre 365 ed Huber si difende con 303. Il primo è fermo a Siévoz, microscopico comune di 129 abitanti situato nel dipartimento dell'Isère della regione del Rodano-Alpi. L’altro rimane indietro di venti, forse trenta chilometri.

Come sempre, trovati i dati esatti nelle schede personali dei piloti collegandovi al sito ufficiale.

Purtroppo il nostro Aaron Durogati, che ha percorso 256 km volando o camminando, cede la quarta posizione al francese Antoine Girard che ne percorre 313. Questa notte ha deciso di giocare il “nightpass” e farsela a piedi. Il suo ritardo dal capolista sale a circa 200 km. Dovrebbe trovasi prima della boa numero 9 vicino a Chamonix-Mont-Blanc.

In coda alla classifica si sono verificati altri ritiri che riducono il numero dei piloti a 25 dei 33 iscritti.

La cronaca è frettolosa e forzatamente succinta, ma il mio computer oggi fa le bizze e non mi lascia consultare il livetracking

Speriamo domani.

Gustavo Vitali, u.s. FIVL

Dopo 7 giorni di lotta, Aaron avanza ancora nella Red Bull X-Alps - 11 luglio

La più celebre maratona di volo e di gambe è in corso lungo l'arco alpino da una settimana.

 La fatica comincia a farsi sentire ed i piloti pagano pedaggi salati a partire dai ritiri, altri due, questa volta per infortuni, che riducono il numero di concorrenti a 28. Passa la mano l'eroico Toma Coconea (Romania) che secondo i dati forniti dagli organizzatori, su un totale di 1030 chilometri reali percorsi, ne ha camminati ben 417 in sette giorni e volati i restanti. Un applauso se lo merita proprio! Disgraziatamente, in un atterraggio con vento forte, si frattura un gomito e lesiona una mandibola.

x alps 2015 durogati kelvinx alps 2015 maurer cervinoFinisce oggi l'avventura anche per il belga Tom de Dorlodot, vittima di un malaugurato decollo da un crinale tra Italia e Svizzera, insieme all'olandese Ferdinand van Schelven. Costui è riuscito a prendere il volo, mentre la vela di Tom ha fatto le bizze ed il pilota ha rimediato una contusione ad un piede. Fortunato! Poteva andargli peggio perchè pare sia finito 40 metri più in basso.

E' messo male anche Pascal Purin (Austria) che lamenta dolori ad un ginocchio ed una caviglia gonfia, ma al momento di ritiro non se ne parla.

Dalle corsie ospedaliere, passiamo alla parte sana della classifica, e precisamente quella che più dovrebbe interessare i piloti italiani. Il nostro Aaron Durogati, che vediamo nella foto di sinstra ritratto in volo da Kelvin Trautman, su di giri più che mai e definito nei commenti del sito ufficiale lo “stallone italiano” (sai che fantasia!), fa un altro buon passo in avanti, dal quinto al quarto posto, e supera per un pelo il francese Gaspard Petiot che gli sta dando del filo da torcere. Oggi la lotta tra i due nel Vallese è stata avvincente come ieri nel Canton Ticino. A complicare le cose, verso le 16 prende a spirare un forte vento da ovest che spinge i parapendio a velocità registrate dal livetracking attorno ai 70-80 km/h, ma fortunatamente dopo meno di un’ora tutto rientra nella norma.

Al momento in cui scrivo sono al bivacco nei pressi dell'imbocco della valle che porta verso Zermatt e quindi al Cervino, boa numero 7. Azzardo che li separi una ventina di chilometri in linea d'aria, ma Petiot, a quota 2200 circa, sembra messo meglio di Durogati, accampato sul lato opposto della valle e 1000 metri più in basso. Segue un altro transalpino, Antoine Girard.

Per venire ai super sani in questa escursione della graduatoria che mi perdonerete se la metto in chiave ASL, restano immutati i nomi dei primi tre, salvo che il tedesco Sebastian Huber è passato al secondo posto davanti all'austriaco Paul Guschlbauer e per un momento addirittura al primo. Entrambi sconfinano in Valle d’Aosta e passeranno la notte a Entreves, all’imbocco del traforo del Monte Bianco, Huber, e nei pressi di Fonteinte, Guschlbauer che ha trovato impreviste difficoltà in decollo per il forte vento. Si è portato avanti di soli 94 km secondo le statistiche degi organizzatori, contro i 188 di Huber. Circa il traforo, che a nessuno venga in mente di utilizzarlo per passare sul lato nord del Bianco, dove il regolamento stabilisce che debbano transitare i piloti, perché lo stesso vieta l’utilizzo di gallerie.

Inossidabile il team leader della Red Bull X-Alps 2015, l'uomo di ferro Christian “Chrigel” Maurer, nonostante il vento da ovest a metterlo in difficoltà (175 km percorsi), favorendo gli inseguitori. Ha superato il Cervino (nella foto di destra di Sebastian Marko), aggirato a nord il Monte Bianco, punto 9 del percorso, ed è atterrato in Francia nei pressi di Saint-Jean-de-Sixt ad una trentina di chilometri stradali da Annecy. Domani dovrà obbligatoriamente attraversare a piedi un traguardo posto sul decollo del sito di volo di Planfait. Il vantaggio di Maurer sugli inseguitori è di 41 km su Huber, 56 su Guschlbauer e 134 su Durogati. Tre quarti del viaggio verso il mare su un totale di 1038 km calcolati da boa a boa se ne son andati.

Chicco Pietrobon, inchiodato tutto il giorno tra monitor e tastiera per relazionare minuto per minuto fino alle minuzie la X-Alps nella pagina FB del Volo Libero Geo Chavez, trova interessante la tattica di Erik Rehnfeldt. Il pilota svedese, dopo essersi portato a nord del Vallese nella valle tra Coira e Andermatt (vedi mappa), sta in pratica aggirando da sopra il gruppo degli inseguitori. Potrebbe essere una sorpresa.

Infine, la corsia dei moribondi, due atleti in lotta per evitare l’eliminazione che scatterà alle ore 6 di domani per l’ultimo della corsa. Si tratta di un duello all’ultimo passo tra Ivan Colas (Spagna) e Alex Villa (Colombia) che hanno chiesto entrambi il “nightpass”, vale a dire il permesso per camminare di notte. Sarà la notte dei lunghi coltelli.

A domani

Gustavo Vitali, u.s. FIVL

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Durogati: balzo in avanti alla X-Alps, sesto giono di gara, 10 luglio

Ieri Aaron Durogati aveva provato dall'ottavo posto ad agguantare la terna dei fuggitivi, Maurer, Guschlbauer e Huber. Nonostante impegno e sudore profusi, al calar della sera la situazione era rimasta immutata e l'italiano andava in branda con un nulla di fatto.

 Oggi nuovo e più fortunato tentativo e con un bel balzo Durogati è passato al quinto posto. In questo momento è fermo più o meno a Faldo, comune svizzero del Canton Ticino posto in Val Leventina. Davanti a lui, a circa 10 km stradali, esattamente nei pressi di Chironico, il francese Gaspare Petiot che lo ha inseguito tutto il santo giorno ed infine domato dopo un acceso duello. Voli, atterraggi, nuovi decolli, salite in termica e perdite di quota si sono succeduti lungo tutto il pomeriggio. Alla fine i due parapendio atterrano ad un tiro di schioppo l’uno dall’altro per incamminarsi verso Airolo ed accamparsi in suddette località.

x alps 2015 giacciaio foto felix wolkx alps 2015 hikeDue altri transalpini, Antoine Girard e Nelson De Freymann, sono circa 50 km alle spalle dell’azzurro, al limite del Cantone dei Grigioni con quello del Ticino. Altri piloti che facevano parte del pacchetto dei segugi sono ancora in territorio italiano, in Val Chiavenna o lungo la sponda orientale del lago di Como, come il ceco Stanislav Mayer. Tengo a precisare che costui non intende imitare nel lago nostrano il tuffo di Michael Witschi (Svizzera) in quello di Poschiavo. A proposito del bagno fuori programma di ieri, un comunicato degli organizzatori fa sapere che in questa occasione è emerso lo spirito cameratesco che anima gli atleti impegnati nella X-Alps. Infatti, alcuni piloti che volavano nelle vicinanze hanno abbandonato la gara per aiutare l’avversario e lo hanno rimesso in gara, dopo avere asciugato con cura la vela ed anche il pilota, ovviamente. Non abbiamo immagini dell’operazione di stireria.

Un altro esempio è la foto di Harald Tauderer a destra dove sono ritratti Antoine Girard e Pawel Faron che, sacche in spalla, affrontano chiacchierando un tratto di strada. Il polacco è risalito dalle retrovie al decimo posto.

Sempre dalle retrovie giunge la notizia che, dopo la tedesca Yvonne Dathe ed un pilota assente fin dall'inizio per guai fisici, si registra un terzo ritiro, quello dello svizzero Samuel Vurpillot che riduce il plotone degli X-Alpers a trenta unità tonde, tonde.

Christian “Chrigel” Maurer, continuna a guidare la gara. Il livetrachìking dice che ha superato il Cervino e staccato l'austriaco Paul Guschlbauer, ora appollaiato per la notte nei pressi del medesimo punto d'aggiramento a quota 3000 circa, in una zona di impianti sciistici e laghetti. Deve ancora passare questa montagna alta 4478 metri anche il parapendio del tedesco Sebastian Huber, terzo, che si trova lungo la valle che porta a Zermatt, nei pressi della località Herbriggen.

Da domani anche il grosso della truppa della Red Bull X-Alps entrerà nel palcoscenico impegnativo del Cervino e del Monte Bianco, la vetta d’Europa, tra scenari spettacolari, ghiacciai, rocce, alte quote e temperature non esattamente da gita fuori porta, per scendere poi verso Annecy, in Francia, storica culla del parapendio. Le foto di Felix Wölk a sinistra da un’idea del panorama. Qui sarà obbligatorio attraversare a piedi un traguardo posto sul decollo del sito di volo di Planfait, mentre le due montagne precedenti sono identificate come boe aeree con cilindro di 5,5 km di raggio.

Ringrazio tutti per l’attenzione ed in particolare quelli che sono sopravvissuti alle mie cronache fino ad oggi. Come disse la Rossella O'Hara nel celebre film che ci ha fatto tutti addormentare “Domani è un altro giorno”. Per i piloti della Red Bull X-Alps 2015 soprattutto.

Gustavo Vitali, u.s. FIVL 

X-Alps, 9 luglio, Maurer al comando

La sera del quinto giorno di gara conferma un pronostico che molti davano per scontatato, vale a dire che lo svizzero Christian Maurer ha decisamente preso il comando della gara e non intende mollarlo.

Ora dorme nella bassa Val Levantina più o meno nei pressi di Personico in Canton Ticino. Il suo parapendio ha preso la via diretta verso il Cervino, settima boa, e difficilmente, secondo le stime degli esperti postate nel sito ufficiale  della Red Bull X-Alps, esiste una rotta più veloce.

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Circa una quindicina di chilometri indietro, distanza stradale, lo insegue ancora Paul Guschlbauer (Austria) fermo a Preonzo, e poi il tedesco Sebastian Huber più o meno altrettanti chilometri dopo Guschlbauer. Quindi, la testa della classifica non cambia.

Questi tre piloti sono i soli che hanno superato il tourn point numero 6, vale a dire il Piz Corvatsch, montagna di 3451 metri nel massiccio del Bernina in Svizzera, con voli spettacolari tra Valtellina, Engadina, Val Chiavenna e Canton Ticino, ma anche delle belle camminate, un po’ di qua ed un po’ di là dal confine, come gli spalloni di una volta. Alcune percorrenze si sono attestate intorno ai 200 km e per loro metà della gara come distanza lineare da boa a boa è fatta.

Alle spalle di questo terzetto la classifica è rivoluzionata: in quarta posizione si è installato lo svizzero Peter Von Berger, poi il francese Gaspard Petiot, entrambi in gran recupero, mentre perdono posizioni Michael Witschi (Svizzera) e Stephan Gruber (Austria). Witschi è stato protagonista di un ammaraggio anzitempo, forse un allenamento in vista dell’arrivo sulle sponde del Mediterraneo. Pare che il parapendio abbia collassato ed il pilota sia stato costretto a lanciare l’emergenza finendo nelle acque del Poschiavo, bacino lacustre sito nell’omonima valle nel Cantone dei Grigioni. Il lago si direbbe piuttosto piccolo, ma evidentemente Michael ha un’ottima mira. Nella foto la traiettoria dell’insolito volo.

Ancora ottavo l’azzurro Aaron Durogati che per molte ore a chi seguiva l’evolversi della gara tramite il livetracking come i piloti collegati alla pagina FB del Volo Libero Geo Chavez, ha dato l’impressione di recuperare parecchie posizioni in volo. Il suo parapendio si muoveva veloce, mentre i piloti vicini a lui sembravano scarpinare in Valtellina.

E’ sempre opinione degli esperti che il livello dei partecipanti sia straordinariamente aumentato rispetto alle passate edizioni, ma danno per certa una quarta vittoria di Maurer che restringerebbe la lotta per i gradini più bassi del podio. Le buone condizioni di volo odierne hanno aiutato i ritardatari che s’affollano ancora attorno alla quinta boa di Cima Tosa, un passaggio dato per difficile.

La giornata ha segnalato anche prodigiosi recuperi dalle retrovie. Un pilota francese, Antoine Girard, di certo non moriva dalla voglia di camminare e comunque il dolore ad un ginocchio lo ha trattenuto, facendogli optare per un volo di 350 km, secondo i dati forniti dall’organizzazione. Ora è alle spalle di Durogati e per lo più stanotte sfrutterà il suo “nightpass”. Aaron stai attento!

Gustavo Vitali, u.s. FIVL

Giorno 4, 8 luglio, la Red Bull X-Alps tocca l'Italia

Oggi la Red Bull X-Alps 2015 ha sconfinato in Italia verso Cima Tosa alta 3173 metri, ma ai piloti “bastava” attraversare un cancello posto nei pressi del rifugio Brentei a quota 2182!

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x alps 2015 durogati vola tosa

Se la giornata di ieri era fin troppo calda, oggi la pioggia ha infradiciato gli atleti che si sono dati battaglia nelle prime posizioni. Traduzione pratica sul territorio: gambe in spalla lungo le pendici di Cima Tosa. Nel frattempo c’è stato un ritiro che ha ridotto il plotone a 31 e dispiace si tratti di una delle due quote rosa della gara, la tedesca Yvonne Dathe.

Camminando tutta mattina e presentandosi a meta giusto all’ora di pranzo (12,40), il primo a raggiungere il rifugio è stato Christian Maurer, che vediamo nella foto mentre riceve dal gestore Michele Leopardi il Trofeo Brenta Salewa destinato al primo pilota che a passare di lì. Tempo per festeggiare non ce n’è stato e subito dopo Maurer è decolla verso il prossimo punto d’aggiramento in Svizzera, nel cantone dei Grigioni, il Piz Corvatsch che si innalza fino a 3451 metri nel massiccio del Bernina. St. Moritz non è lontana.

Passa la boa anche l’austriaco Paul Guschlbauer che tallona Maurer da vicino e questa notte gioca uno dei suoi due jolly, cioè sfrutterà il “nightpass”, mentre Maurer ne ha solo uno. Poi il tedesco Sebastian Huber.

Nel frattempo Maurer vola al Tonale, sale verso il ghiacciaio Presena lungo la pista da sci Paradiso, decolla da quota 2000, atterra a Vione, vicino a Ponte di Legno, e raggiunge Vezza d’Oglio dove trascorre la notte. Guschlbauer, invece, dorme dalla parte opposta di Ponte di Legno, lungo la Val Vermiglio, ed Huber proprio a Vermiglio, in frazione Cortina.

Questi i tre che che hanno passato Cima Tosa, se li ho contati giusti. Seguono il ceco Stanislav Mayer e lo svizzero Michael Witschi.

Il nostro Aaron Durogati, che scatta una foto mentre vola verso la boa n. 5 in un clima non propriamente caraibico, ha guadagnato una posizione rispetto a ieri ed è ottavo. I chilometri lineari verso il Principato di Monaco che deve ancora consumare si sono ridotti a 640, conto i 588 di Maurer.

Mi perdonerete se ometto distanze volate o camminate, ma dopo lo scotto dei giorni scorsi non mi fido più. Potete comunque leggerle nelle schede personali dei piloti collegandovi alla pagina del live tracking e cliccando sui nomi in classifica.

Ringrazio il Volo Libero Geo Chavez per i commenti sulla pagina FB che ho sfacciatamente copiato.

I tre o quattro in Italia che ancora non sanno come funziona la X-Alps possono farsene un’idea leggendo questo comunicato stampa FIVL.

Stay tuned, o come cavolo si scrive!

Gustavo Vitali, u.s. FIVL

Al terzo giorno di gara, 7 luglio, la tigre svizzera balza al comando della X-Alps

Ieri rimasi stupito per certi dati di volo e cammino che appaiono nelle schede dei piloti partecipanti alla settima edizione della Red Bull X-Alps. Oggi, grazie a Chicco Pietrobon ed alla pagina FB del Volo Libero Geo Chavez è tutto chiaro e di una banalità sconcertante: errori del GPS.

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Infatti, come può un pilota, dopo aver volato per 4 ore, per esempio, camminare per 77 hm? E che! sono marziani? Sempre per esempio, sta usando un razzo quello che ha raggiunto la velocità di 340 km/h?

Intanto siamo alla terza giornata di gara che quasi tutti i piloti affrontano dopo aver scontato una penalità di due ore per il fattaccio della partenza. Tutti, tranne cinque e tra questi Toma Coconea (Romania), ritratto nella foto 1 al momento del via, che a sera avrà rimontato incredibilmente dal 27.o al 12.o posto in classifica, approfittando dello stop imposto agli altri.

Lo sconto della penalità rimescola un po’ in tutta la classifica, ma c’è un pilota che non si perde d’animo e passa al comando. E chi poteva essere se non Christian Maurer, detto Chrigel? L’elvetico di Unterseen, nel cantone di Berna, 33 anni, di Red Bull X-Alps ne ha già vinte tre. Nell’ultima ce la fece in 7 giorni meno una ventina di minuti. Ancora una volta si conferma l’uomo da battere. Lo vediamo nella foto 2 a bordo del suo parapendio ed in assetto di volo non propriamente livellato.

Un gruppo di piloti gli sta con il fiato sul collo nel tratto tra lo Zugspitze e Merano con l’intento di raggiungere Cima Tosa, torre rocciosa nelle Dolomiti del Brenta, quota 3173 metri, boa numero 5 che ancora non hanno aggirato.

Le condizioni del volo sono state impegnative con vento che a tratti sarebbe stato valutato eccessivo da un normale pilota, ma evidentemente non da questi. La traversata dello Timmelsjoch, valico alpino nelle Alpi Retiche orientali, al confine fra Italia e Austria, che tradotto in lingua nostrana significa Passo del Rombo, un nome che è tutto un programma, secondo gli organizzatori avrebbe dato al gruppo di testa un significativo vantaggio sui rivali.

Al calar della notte la classifica provvisoria, dopo il capolista Maurer, vede Sebastian Huber (Germania – foto 3) seguito dagli austriaci Stephan Gruber e Paul Guschlbauer (Austria) scivolato dal primo posto di ieri al quarto. Li si vede nelle foto delle scorse giornate. Quinto lo svizzero Michael Witschi. Quattro piloti s’aggirano nelle tenebre, immagine romanzesca per dire che stanno utilizzando il “nightpass”: l’americano Gavin McClurg è quello messo meglio, in 11.a posizione, ma due giorni rima era quarto; attardati gli altri tre.

L’azzurro Aaron Durogati si dibatte in nona posizione dopo un volo di 150 km più 36 a piedi, ma non è molto distante dai primi. Tanto per fare un raffronto, Maurer ne ha volati 199 e camminati 33; Coconea, che viene presentato come un forte marciatore, avrebbe volato per soli 12 km, ma ne ha percorsi 92 gambe in spalla. Il tutto con beneficio d’inventario, anzi, con beneficio di GPS.

Per chiudere, ricordo il collegamento con il livetracking della Red Bull X-Alps 2015 che ringrazio per fornire le foto a corredo della notizia. Contatti in calce a tutto il papiro.

A domani.

Gustavo Vitali, u.s. FIVL

Red Bull X-Alps 2015, 6 luglio, secondo giorno di volo e di scarpe

Apro la pagina del livetracking della Red Bull X-Alps e resto stupito: la scheda personale di Paul Guschlbauer (Austria – foto 1), attualmente in testa alla gara, dice che oggi ha volato per 152 km e camminato per 55 km! In due giorni 468 km totali, 390 in parapendio e 78 a peidi!

x alps 2015 guschlbauer
x alps 2015 christian maurer volto
AaronDurogatiPWC
x alps 2015 infrazione

Christian Maurer (Svizzera – foto 2) è passato secondo con un volo di 207 km ed altri 44 per via terrestre! Invece Stephan Gruber (Austria), che ieri era in testa, è sceso al terzo posto pur avendo usufruito del “nightpass”, vale a dire il permesso di evitare la sosta notturna obbligatoria al quale ogni pilota ha diritto una sola volta. Nel secondo giorno ha volato per 148 km e camminato per 30!

Incredibile il nostro Aaron Durogati (foto 3, quando vinse la Coppa del Mondo) che guadagna un paio di posizioni, risalendo all’ottavo posto: ha volato per 111 km e ne ha percorsi 77 a piedi! In due giorni ha fatto 419 km, dei quali 89 lavorando di scarpe e 330 in volo!

Spero di aver interpretato giustamente le statistiche fornite dal sito!

Stanotte Aaron si trova a Gerold, piccolo paese della Bavera pare noto per le porcellane, ma non credo avrà il tempo di occuparsene. Gruber aggira la boa 4 posta in corrispondenza dello Zugspitz al confine con l’Austria, 2962 metri, la più alta montagna tedesca. Maurer e Gouschlbauer sono più avanti e stanno dormendo a quota 2000. Quarto il ceco Stanislav Mayer seguito dal tedesco Sebastian Huber.

Nel frattempo tra Austria e Germania pare il tempo non sia dei migliori e, come se non bastasse la pioggia, fioccano anche le penalizzazioni.

Secondo la giuria alla partenza, il 5 luglio, tra Salisburgo ed il monte Gaisberg, 27 piloti su 32 hanno percorso una strada non consentita per raggiungere il decollo. Nella foto 4, tratteggiato in rosso, il percorso proibito che taglia rispetto a quello regolamentare in altro colore. Si dovrebbero fermare per sei ore, oppure rinunciare al “nightpass”, almeno quelli che ce l’hanno ancora. Verso la fine della giornata la giuria scende a più miti consigli e riduce la penalità a due ore, in percentuale uno sconto di pena che da noi manco Corona se l’è visto applicare.

Maurer se la lega al dito e rilascia un’intervista sulla Red Bull durante la quale maneggia in modo evidente una bottiglia di Coca Cola, concludendo che lui beve quella. De gustibus … Il video viene cancellato dal sito della X-Alps. La Red Bull da il neome alla gara e, come noto, produce bibite. Adesso qualcuno prospetterebbe una squalifica per il campione svizzero. Beh! di X-Alps ne ha già vinte tre!

Vi segnalo la pagina FB del Volo Libero Geo Chavez, dove Chicco Pietrobon si sta cimentando nella lodevole iniziativa di una cronaca in diretta della maratona alpina. Bravo Chicco e grazie da parte mia … non hai idea di quanto ho copiato da te!

Come sempre potete seguire in diretta la gara collegandovi questa pagina.

A domani

Gustavo Vitali, u.s. FIVL

Coppia austriaca in testa alla Red Bull X-Alps 2015, 5 luglio, giorno 1

Da Salisburgo in Austria, ha preso il via la settima edizione della Red Bull X-Alps.

Meta finale per i 32 piloti ed atleti impegnati nella più nota maratona di volo in parapendio ed escursionismo raggiungere il Principato di Monaco entro il 17 luglio.

x alps 2015 salisburgo
x alps 2015 decollo day1
x alps 2015 gruber
x alps 2015 durogati day1

Tenteremo dal nostro sito di informare, sebbene succintamente, i lettori sull'andamento della gara che si snoda lungo l'arco alpino per 1038 chilometri ed attraverso sei paesi. Dieci i punti d'aggiramento (boe) terrestri od aeree che contrassegnano il percoso.

Potete accedere ad altre informazioni circa la Red Bull X-Alps leggendo il nostro comunicato stampa.
Ricordiamo che è possibile seguire la gara in diretta grazie al live tracking collegandosi a questa pagina.

Nel medesimo sito ufficiale troverete dettagliate notizie giorno per giorno, oltre a filmati, interviste, analisi delle giornate e foto. 

Nella giornata di gara odierna, dalla piazza dedicata a Mozart (foto 1) i concorrenti hanno raggiunto la prima boa, il monte Gaisberg, 1287 metri sopra Salisburgo, cinque chilometri a piedi per poi decollare (foto 2) verso il ghiacciaio Dachstein, altezza 2995 metri ed a seguire il monte Kampenwand, 1669 metri, in Baviera, boa quest'ultima che pare essere stata superata solo da una manciata di piloti.

A sera, quando scatta per tutti l'obbligo della sosta notturna, la classifica è la seguente: in testa gli austriaci Stephan Gruber (foto 3) e Paul Guschlbauer che hanno percorso in totale 264 km il primo e 260 l'altro, dei quali rispettivamente 229 e 239 in volo. Tuttavia, mentre scriviamo, Gruber ha deciso di sfruttare il “nightpass”, vale a dire il permesso di evitare la sosta notturna alla quale ogni pilota ha diritto una sola volta. Sta quindi procedendo a piedi alla velocità di circa 7-8 km/h. Al momento ha camminato per 35 km, contro i 21 dell'avversario.
Terzo Christian Maurer (Svizzera) che ha vinto tre delle passate edizioni della X-Alps. Seguono l'americano Gavin McClurg e il francese Gaspard Petiot.
I tre piloti che hanno vinto il prologo dello scorso 2 luglio potranno usufruire di due “night pass” invece che uno.

L'unico italiano in gara, Aaron Durogati (foto 4), è al decimo posto con 104 chilometri percorsi quasi totalmente a bordo del parapendio, ed ora riposa fermo lungo una valle a 574 metri slm nei pressi dell'abitato di Scleching, piccolo comune bavarese ad un soffio dal confine con l'Austria.

In generale i primi si sono avvicinati alla meta mediterranea di circa 170 chilometri sui 1038 totali.

Sempre nel sito ufficiale dell’organizzazione, dal quale abbiamo tratto le foto a corredo di questa notizia, dopo l’accesso alle classifiche, ciccando sui nomi dei piloti si aprono delle schede personali con i chilometri percorsi in volo o a piedi, guadagni di quota e di distanze ed altro ancora.

A domani
Gustavo Vitali, u.s. FIVL

Contatti:
team della Red Bull X-Alps
Julia Tolson e Maximilian Blair
tel: +43 622 688 4828 - fax: +43 622 688 484 – media (AT) redbullxalps.com
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