Dopo lo stop forzato a causa della pandemia, i deltaplani tornano a volare nel cielo del Monte Cucco, sito considerato la culla per volare con questo mezzo senza motore inventato dagli australiani Bill Moyes e Bill Bennet nei lontani anni ‘60. Pioniere in Europa è stato Alfio Caronti che il 4 novembre del 1971 spiccò per primo il volo dal monte Murelli per atterrare nelle acque del lago di Como.
I mezzi che utilizzeranno i piloti della ventina di squadre nazionali d’Europa per conquistare il titolo continentale ovviamente sono ben diversi dal prototipo utilizzato da Caronti. Quello era una specie di aquilone più che un deltaplano, efficienza quasi inesistente contro la possibilità di reggersi in aria per centinaia di chilometri dei deltaplani di oggi a velocità che in picchiata possono sfiorare i 200 km/h. Il tutto sfruttando le masse d’aria ascensionali, dette termiche, prodotte dall’irraggiamento solare del suolo, il “motore” più ecologico che si possa immaginare.
Il sito del Monte Cucco, sopra Sigillo (Perugia), è per questa disciplina tra i più generosi in un paese come l’Italia che conta dorsali montuose dove si generano condizioni ottimali per il volo libero come da nessun’altra parte. Infatti ha già ospitato quattro edizioni dei campionati europei e tre dei mondiali.
Quest’anno dal 10 al 23 luglio la competizione ufficiale riconosciuta dallaFAI (Federazione Aeronautica Internazionale) si dipanerà in un ampio territorio che dall’Umbria lambirà anche Toscana e Marche. Le giornate di gara saranno dieci con altrettanti percorsi che i piloti dovranno chiudere nel minor tempo possibile. La somma dei risultati dei singoli voli, o di quelli che la meteo consentirà di eseguire, daranno le classifiche finali a squadre e individuali. La nazionale italiana si presenta come detentrice in contemporanea dei titoli europeo e mondiale che ha vinto rispettivamente quattro e dieci volte.
Un ricco programma di eventi e spettacoli, dal titolo “Notti in Volo”, accompagnerà per l’intera durata la manifestazione alla quale si legano.
Gustavo Vitali - Ufficio StampaFIVL
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È tutto tricolore il podio, sebbene provvisorio dopo sei giornate di volo, del 21° Campionato Europeo di deltaplano in corso nei cieli dell’Umbria da una settimana. Eccolo:
- Alessandro Ploner (Italia)
- Marco Laurenzi (Italia)
- Christian Ciech (Italia)
- Primoz Gricar (Germania)
- Grant Crossingham (Regno Unito)
- Dan Vyhnalik, (Repubblica Ceca)
- Filippo Oppici (Italia)
E non ci dimentichiamo di Lorenzo De Grandis al nono posto, ma in genere tutti gli azzurri stanno dando il meglio di sé.
Resta quasi immutata la classifica provvisoria a squadre dove il vantaggio dei nostri sulla Germania aumenta giorno dopo giorno come l’inflazione: ora i punti di distacco sono quasi 1500, ieri erano 1100. Sicché questo è il listino prezzi odierno:
- Italia punti 16991
- Germania punti 15527
- Repubblica Ceca punti 14498
- Austria punti 13949
- Francia punti 13836
- Regno Unito punti 13740
- Australia* punti 13269
Il percorso di gara della task di oggi misurava quasi 135 km sui quali si sono confrontati 92 piloti. L’ha chiuso per primo Christian Ciech, ma il primo posto è andato un tenace Marco Laurenzi grazie ai “leader points”, assegnati secondo quanto tempo un pilota sta in testa alla gara: c’è rimasto di più Marco! Se la mia memoria non fa cilecca, è la prima volta che il ciociaro vince una prova in un campionato europeo o mondiale, ma non ci scommetterei un solo euro anche se come valuta sta messo piuttosto male. Di certo di piazzamenti ne ha parecchi sulle spalle, anche in questo evento.
A fare tutto il giro hanno impiegato 3 ore e 10 minuti circa volando alle media di oltre 40 km/h. Li vediamo esultare in una foto tratta dalla pagina facebook della manifestazione. Nell’altra foto un deltaplano in volo fotografato dal team leader azzurro Flavio Tebaldi.
Di seguito: Walter Mayer (Austria), il nostro Alex Plonerche continua a guidare la classifica, Pedro L. Garcia (Stati Uniti)* e infine altri due italiani, Lorenzo De Grandis e Juri Bressanello. Se consideriamo anche Filippo Oppici al nono posto, possiamo contare ben sei azzurri nei primi dieci posti. I superstiziosi dicono che tenere incrociate le dita ha funzionato, ma ho la vaga sensazione che non sia stato solo quello…
Alla sera, come spettacolo di contorno al campionato, il “Progetto Insieme” patrocinato dal comune di Sigillo, ha proposto una esibizione di equilibriamo e farfalle luminose a tempo di musica a cura della Compagnia Teatrale Accademia Creativa.
Grazie per la sopportazione. A domani
Gustavo Vitali, u.s. FIVL
* al 21° Campionato Europeo di deltaplano sono ammessi anche squadre e piloti di altri continenti che, ovviamente, non concorreranno alla conquista del titolo. Si sono iscritti dall’Australia, Giappone, Stati Uniti, Brasile e Israele, quest’ultimo considerato paese europeo.
Dopo un percorso di oltre 118 km, è il campione del mondo Alex Ploner, su 92 volatori, a presentarsi per primo al goal nella seconda task del Campionato Europeo di deltaplano al Monte Cucco sopra Sigillo in Umbria. Ci ha impiegato 2 ore e 49 minuti alla velocità media di 41 km/h.
Dopo Alex il pilota tedesco Primoz Gricar e poi il nostro Vanni Accattoli. Segue una coppia di piloti della Repubblica Ceca, Petr Polach e Dan Vyhnalik. Sesto Grant Crossingham, Regno Unito, davanti agli azzurri Christian Ciech e Lorenzo De Grandis,
Alla luce di questi eventi, le classifiche generali individuali e a squadre dopo due task sono le seguenti:
- Grant Crossingham (Regno Unito)
- Alessandro Ploner (Italia)
- Dan Vyhnalik, (Repubblica Ceca)
- Lorenzo De Grandis (Italia)
- Primoz Gricar (Germania)
- Marco Laurenzi (Italia)
- Vanni Accattoli (Italia)
Italia, Repubblica Ceca, Germania
Gustavo Vitali, u.s. FIVL
Comunicato stampa - Continua la serie positiva di titoli internazionali vinti dal team azzurro di volo libero in deltaplano.
Dopo i dieci mondiali, l'ultimo nel 2019, quest’anno è stata la volta del sesto titolo europeo vinto dopo nove entusiasmanti giornate di volo nei cieli del Monte Cucco sopra Sigillo in Umbria. Una decima task è stata annullata per meteo avversa. Due settimane fantastiche per il volo senza motore che si regge sulle correnti d’aria ascensionali e che hanno sorpreso anche il responsabile delle previsioni meteo, il vicentino Damiamo Zanocco.
Il team italiano ufficiale, formato da Marco Laurenzi, Alessandro Ploner, Manuel Revelli, Filippo Oppici, Christian Ciech e Davide Guiducci. (foto in alto) sotto la guida del varesino Flavio Tebaldi, ha condotto il campionato fin dalle prime battute, aumentando il vantaggio giorno dopo giorno fino a rendere incolmabile il divario sulla Germania, seconda classificata. Medaglia di bronzo per la Repubblica Ceca. Seguono Austria, Regno Unito, Svizzera e Francia.
Il titolo individuale è toccato per la terza volta al pilota bolzanino di San Cassiano Alessandro Ploner, già campione del mondo in carica, titolo questo vinto in passato ben cinque volte. Ha preso il comando della gara il terzo giorno e non l’ha più mollato fino alla fine, supportato dal collega Christian Ciech, trentino trapiantato nel varesotto, medaglia d’argento da aggiungere al titolo europeo vinto nel 2016 e a tre mondiali.
A superare gli italiani ci hanno provato prima il britannico Grant Crossingham, alla fine quarto davanti a Dan Vyhnalik, (Repubblica Ceca), e poi Primoz Gricar, pilota d’origine ceca, ma con passaporto tedesco. Sua la medaglia di bronzo (foto in basso). Ci ha provato anche il ciociaro Marco Laurenzi, arrivando a occupare il secondo posto prima di essere risucchiato oltre il decimo. Buone le prestazioni di Filippo Oppici di Parma e, fuori dalla rosa nazionale, di Lorenzo De Grandis di Caronno Varesino, rispettivamente sesto e settimo.
All'evento hanno partecipato 22 nazioni per un totale di 93 piloti che si sono confrontati su percorsi tra i 91 e i 201 km, spaziando anche nei cieli delle Marche, oltre a quelli dell’Umbria. Eccellente l’organizzazione affidata a Volo Libero Monte Cucco e Aero Club Lega Piloti sotto l’egida della FAI, Fédération Aéronautique Internationale, e dell’Aero Club d’Italia.
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